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Da Ferrara arriva G-Hall, l’idea dell’Agenzia del futuro

giancarlo bechicchi generali team

E’ anche da Ferrara che arriva la rivoluzione tecnologica che la più grande compagnia italiana affronterà nei prossimi anni. Basta carta, sempre più acquisizione di Big Data e processi più veloci con intelligenza artificiale. E’

Il progetto costruito in due giorni di full immersion, ha riguardato il tema della trasformazione degli spazi dell’agenzia in un luogo di relazione.

Nel team dell’idea, premiato all’Hackathon del 16 e 17 Marzo presso la Fondazione Cini di Venezia, era presente anche Giancarlo Bechicchi, Agente Generale della nostra Agenzia Generali di via Baluardi.

 

Cos’è l’Hackathon?

Generali Italia ha dato il via all’Hackathon, una sfida tra 160 dipendenti e agenti sul tema dello sviluppo di idee, dal titolo Semplifichiamo – Appassionati di Semplicità. Un’iniziativa unica in Italia nel panorama assicurativo che si inserisce nell’ambito della strategia di innovazione e semplificazione della Compagnia. Il 16 e il 17 marzo, presso la Fondazione Cini sull’Isola di San Giorgio a Venezia, 160 dipendenti e agenti di Generali Italia si sono sfidati dunque nello sviluppo di idee e progetti originali con l’obiettivo di creare un’eccellente customer experience. L’Hackathon, oltre a promuovere, coltivare e diffondere nuove idee, contribuisce al cambiamento della cultura aziendale favorendo l’accelerazione dei processi di innovazione.

 

G-Hall Giancarlo Bechicchi

Gruppo di lavoro G-Hall Hackathon Fondazione Cini 16-17 Marzo 2017

 

Qui riportiamo l’articolo originale del Corriere della Sera

Big data e meno carta. Ecco la polizza del futuro

Generali Italia apre un parco per l’innovazione delle assicurazioni a Mogliano Veneto

(di Marco Sabella – Corriere della Sera)

Le agenzie assicurative del futuro affilano le armi: procedure più veloci e semplificate nella stipula delle polizze, riduzione della documentazione cartacea necessaria, coinvolgimento diretto del cliente e degli agenti nel definire gli obiettivi dell’assicurato. Una rivoluzione che non è soltanto procedurale ma anche tecnologica. Ed è per realizzare questi obiettivi che Generali Italia, il principale gruppo assicurativo del Paese, ha inaugurato ieri nelle sede storica di Mogliano Veneto l’Innovation Park, un hub per l’innovazione che copre una superficie fisica di oltre 5mila metri con spazi per sviluppare idee, progetti e tecnologie digitali, operando in modalità start up. «È il simbolo di come vogliamo lavorare in futuro con il nostro personale, gli agenti e i clienti per portare l’innovazione all’interno dei nostri processi interni», commenta l’AD di Generali Italia Marco Sesana.

I tool per realizzare questo cambiamento sono quelli dell’ultima frontiera tecnologica: intelligenza artificiale, canali di interazione innovativi, device evoluti di connettività, digitalizzazione dei processi, big data. «Nel 2016 abbiamo avviato il programma di semplificazione con un investimento di 150 milioni di euro e un coinvolgimento di oltre 500 persone. Oggi siamo circa a metà del programma e nel 2018 ci concentreremo sulla trasformazione della gestione della fase post vendita, quella in cui è massima l’interazione con il cliente», sottolinea Sesana. L’Innovation Park ospita sei casette, spazi originali nati con lo scopo di condividere, conoscere e semplificare.

Marco Sesana Luca Zaia Innovation Park

Nei due G-Innovation Lab vengono testati i nuovi prototipi con strumenti come chatbot, device evoluti di connettività e realtà virtuale. Nella casetta del Simplification Lab si lavora per gestire e definire la migliore customer experience; nella G-Hall vengono definiti gli spazi dell’agenzia, mentre le ultime due casette sono dedicate all’Energy Lab, welfare aziendale e al Pop-up store, un temporary shop dedicato ai dipendenti. I risultati fin qui ottenuti dal programma di Innovation Park sono rilevanti: la richiesta di dati ai clienti è diminuita dell’80%, nel vita si è passati da 12 a una sola firma per la stipula, il tempo di elaborazione dei preventivi è sceso del 50%.

corriere della sera giancarlo bechicchi